La frutta da consumare in primavera per ritrovare la forza e proteggere il sistema immunitario

La primavera è arrivata ed è importante seguire una dieta ben equilibrata per evitare la spossatezza del cambio di stagione. Quale frutta mangiare?

La frutta apporta all’organismo la giusta quantità di vitamine, fondamentali per preservare le corrette funzionalità dell’organismo. Con l’arrivo della bella stagione, abbiamo bisogno di ingerire alimenti più freschi, adatti al clima più caldo.

frutta primavera
La frutta da consumare in primavera per ritrovare la forza e proteggere il sistema immunitario (giofil.it)

Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ogni giorno dovrebbero essere mangiate cinque porzioni di frutta e verdura, per evitare carenze nutrizionali. Occhio a scegliere sempre frutta di stagione, che non ha bisogno di sostanze chimiche per maturare e, dunque, è più genuina e costa meno. Ecco la frutta da prediligere nei mesi primaverili.

Quale frutta va consumata in primavera?

In primavera, dovrebbero essere consumate le fragole, un frutto molto acquoso e con poche calorie (circa 33 calorie per 100 grammi). Contengono molte vitamine (soprattutto vitamina C) e antiossidanti, che preservano la salute cardiovascolare e riducono il rischio di patologie neurodegenerative. Poiché hanno pochi grassi, aiutano anche la gestione dei livelli di glucosio nel sangue e prevengono dal diabete di tipo 2.

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Quale frutta va consumata in primavera? (giofil.it)

Anche le ciliegie sono perfette nei mesi primaverili. Sono ricche di vitamina C e antiossidanti, aiutano il cuore e riducono le infiammazioni; sono, infatti, indicate in caso di dolore cronico (come traumi o artrite). Danno, inoltre, all’organismo il giusto apporto di minerali, essenziali per il controllo della pressione del sangue e la frequenza cardiaca, e di melatonina, che allevia il mal di testa e l’insonnia.

I mirtilli, invece, contengono fitonutrienti e svolgono una funzione antinfiammatoria e antiossidante. Servono a ridurre i problemi di digestione e a regolare la funzionalità intestinale. Sono frutti poco calorici (25 kcal per 100 grammi) e aiutano a contenere la sindrome metabolica, una malattia che può colpire i soggetti con ipercolesterolemia e obesità addominale. I mirtilli aiutano il sistema cardiovascolare, perché contrastano la pressione alta e l’innalzamento dei livelli del colesterolo Ldl (il cd. colesterolo cattivo) e riducono il rischio di formazione delle placche aterosclerotiche.

Le albicocche, infine, donano il giusto apporto di vitamine (vitamina C, vitamina B3, vitamina B2, vitamina B1, vitamina K e vitamina A). In particolare, il betacarotene, il pigmento di colore arancione che si trova nelle albicocche, ha effetti benefici sulla vista e sulla salute delle ossa e del sistema immunitario. Le albicocche, inoltre, contengono altre sostanze nutritive, come gli acidi organici, i fenoli, la benzaldeide, i norisoprenoidi e i terpenoidi.

Le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente a scopi informativi e non devono essere interpretate come consulenze mediche. Gli autori non sono medici e non intendono sostituirsi a professionisti della salute qualificati.
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