Pelle giovane e bella con il “peeling chimico”: la nuova frontiera della medicina estetica

Il peeling chimico è un ottimo metodo per preservare un aspetto giovane e sano. Come si effettua? Occhio alle complicazioni.

Il peeling chimico è un particolare trattamento dermatologico, che consente di ridurre tantissimi inestetismi cutanei, come rughe e cicatrici, donando alla pelle una grana più omogenea e luminosa. Si basa sull’esfoliazione cutanea e varia a seconda dello strato di pelle che si vuole raggiungere e della problematica da trattare.

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Pelle giovane e bella con il “peeling chimico”: la nuova frontiera della medicina estetica (giofil.it)

Essendo un trattamento molto delicato, va eseguito da personale medico qualificato, per evitare controindicazioni (infezioni, iperpigmentazione o ipopigmentazione, eruzioni acneiformi, perdita della barriera cutanea o lesioni tissutali).

Nel dettaglio, sulla pelle vengono applicati uno o più acidi, che aiutano la stimolazione del turn-over cellulare, innestando un processo di rigenerazione cutanea. Oltre a garantire un aspetto più sano e giovane e a donare maggiore elasticità e un colorito più uniforme, i peeling chimici agiscono anche sui seguenti disturbi: acne, seborrea e dermatite seborroica, melasma, ittiosi, discromie, perpigmentazione, discromie e rughe.

Peeling chimico: gli acidi più usati e la procedura completa del trattamento

Gli esfolianti chimici usati per il trattamento sono gli alfa e i beta idrossiacidi. Gli alfa idrossiacidi (cd. acidi della frutta) più conosciuti sono: l’acido glicolico, l’acido citrico, l’acido malico, l’acido tartarico, l’acido lattico e l’acido mandelico. Tra i beta idrossiacidi, invece, il più famoso è l’acido salicilico.

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Peeling chimico: gli acidi più usati e la procedura completa del trattamento (giofil.it)

Prima di sottoporsi a un peeling chimico è essenziale richiedere un consulto medico, per valutare la propria condizione di salute e decidere il trattamento più efficace e sicuro, soprattutto al fine di scongiurare effetti collaterali.

Il primo step del trattamento consiste in un’approfondita detersione e disinfezione della pelle. Solo successivamente viene applicato il peeling specifico, tramite un pennello a setole morbide. Il periodo di posa del peeling varia a seconda dei prodotti utilizzati e della reattività della cute ma, in generale, dura pochi minuti. Al termine, la pelle viene accuratamente risciacquata e, infine, viene applicata una crema lenitiva.

Nella maggior parte dei casi, nei giorni immediatamente successivi al trattamento, la pelle appare arrossata o desquamata. I peeling chimici più profondi necessitano di almeno tre/quattro settimane di guarigione. Poiché la pelle è particolarmente sensibile in questo periodo, sarebbe opportuno procedere sempre durante i mesi invernali, per evitare che l’esposizione ai raggi UV possa compromettere la guarigione completa della cute. Per questo motivo, è consigliato l’utilizzo costante di una crema solare post trattamento (almeno fino al completo risanamento).

Le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente a scopi informativi e non devono essere interpretate come consulenze mediche. Gli autori non sono medici e non intendono sostituirsi a professionisti della salute qualificati.
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